26 novembre 2020: una data da ricordare per le relazioni sindacali nel comparto artigianato

Accordo Artigianato interconfederale relazioni sindacali

26 novembre 2020: una data da ricordare per le relazioni sindacali nel comparto artigianato

Il segretario CNA nazionale,Sergio Silvestrini, con gli altri Segretari Generali delle Organizzazioni Datoriali ha sottoscritto con CGIL, CISL e UIL l’Accordo Interconfederale attuativo dell’Accordo Interconfederale sulle Linee Guida per la riforma degli assetti contrattuali e delle relazioni sindacali del 23 novembre 2016.

Un grande traguardo per le relazioni sindacali

L’accordo è estremamente importante per tutto il sistema di rappresentanza dell’artigianato e della piccola impresa. Giunto al termine di un lungo negoziato, non solo rafforza le relazioni sindacali nel comparto, ma evidenzia il ruolo indispensabile delle Parti Sociali per la tenuta di tutto il sistema produttivo in questa fase di grande complessità. Nato con l’obiettivo di ammodernare le relazioni sindacali, il sistema contrattuale e la bilateralità, l’accordo è volto a sostenere fattivamente il miglioramento della competitività delle imprese, anche mediante l’incremento della loro produttività e il miglioramento della occupabilità.

Il momento emergenziale che stiamo affrontando ha richiesto l’adozione di scelte e di azioni il più possibile condivise tali da  sostenere la vita delle piccole imprese e dell’artigianato con regole chiare e moderne e in grado di dare risposte certe e rapide alle mutate esigenze di imprese e lavoratori.

I Contenuti dell’Accordo

Questi i principali contenuti dell’accordo interconfederale sugli assetti contrattuali:

1. Aree contrattuali

A partire dalla tornata contrattuale 2019-2022 si avvia un processo di razionalizzazione degli assetti contrattuali, che organizza gli attuali contratti collettivi nazionali di lavoro nelle seguenti quattro aree:

    1. AREA CONTRATTUALE MANIFATTURIERO:
      Meccanica, Legno-Lapidei, Tessile Moda – Chimica Ceramica, Alimentari– Panificazione;
    2. AREA CONTRATTUALE SERVIZI ALLE PERSONE ED ALLE IMPRESE:
      Comunicazione, Servizi di pulizia, Acconciatura ed Estetica, Cinema e Audiovisivo;
    3. AREA CONTRATTUALE AUTOTRASPORTO:
      Logistica, Trasporto merci, Spedizioni, Noleggio bus
    4. AREA CONTRATTUALE EDILIZIA:
      Edilizia

All’interno delle aree contrattuali permangono i singoli CCNL per tutte le imprese e lavoratori, rientranti nei campi di applicazione specifici e ognuno sarà composto da una Parte comune – Area contrattuale e da una Parte specifica.

Due i livelli di contrattazione di pari cogenza e inscindibili tra loro:

  1. Nazionale, Interconfederale e categoriale;
  2. Secondo livello, Interconfederale Regionale e categoriale.

2. Adozione dell’IPCA

Con riferimento al trattamento economico, le Parti Sociali hanno convenuto di adottare l’IPCA, depurato dai prezzi dei prodotti energetici, come parametro di riferimento per stabilire l’incremento dei minimi contrattuali. Oltre al predetto parametro in sede di rinnovo dei singoli CCNL, verrà preso in considerazione anche l’andamento specifico di settore.

3. Soluzioni adeguate per settori scoperti

In merito ai settori scoperti è stato assunto l’impegno ad individuare soluzioni adeguate a fornire una copertura contrattuale ai medesimi nel corso della tornata contrattuale 2019-2022.

Welfare e bilateralità

Per quanto riguarda il capitolo welfare di bilateralità, le Parti hanno rinnovato l’impegno ad investire sul consolidamento del nostro sistema, con la consapevolezza che occorre rafforzare gli elementi della Bilateralità, in termini di crescita delle adesioni e delle prestazioni al fine di contribuire al sostegno dell’economia reale del paese.

Sarà inoltre istituito entro giugno 2021 un tavolo tecnico per definire un’ipotesi  di copertura per i lavoratori del comparto in tema di previdenza complementare da sottoporre al vaglio del tavolo confederale nazionale.

Il risultato secondo CNA Lombardia

Grande soddisfazione per la sottoscrizione dell’intesa da parte di CNA Lombardia  – dichiara  Maurizio Negrini, responsabile per le relazioni sindacali – che evidenzia l’impegno delle Parti Sociali nel confermare la contrattazione di secondo livello (Regionale) quale pilastro contrattuale per sostenere la competitività delle imprese e, nel contempo, per dare piena soluzione al tema della rappresentanza contrattuale della piccola impresa e delle imprese associate non artigiane, a partire dall’esperienza contrattuale in essere. ”  

Scarica l’Accordo interconfederale del 26 novembre 2020 attuativo dell’Accordo Interconfederale sulle Linee Guida per la riforma degli assetti contrattuali e delle relazioni sindacali del 23 novembre 2016: 

Leggi anche l’articolo di CNA Nazionale: 

Il nuovo modello contrattuale pietra miliare nelle relazioni sindacali