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Osservatorio permanente CNA sulla tassazione delle PMI

Presentato il 17 luglio a Roma il Rapporto 2018 dell’Osservatorio permanente sulla tassazione delle piccole e medie imprese.

Giunto alla quinta edizione e presentato nell’auditorium della CNA di Piazza Armellini a Roma, alla presenza del segretario, del presidente e del responsabile del Dipartimento Politiche Fiscali e societarie CNA, Sergio Silvestrini, Daniele Vaccarino e Claudio Carpentieri. All’incontro hanno partecipato Massimo Garavaglia, viceministro dell’Economia e delle Finanze e il sen. Massimo Mallegni (FI).

Il contenuto del documento

Il Rapporto esamina la dinamica e le differenze del Total tax rate sulle imprese artigiane, micro, piccole e medie in 137 comuni italiani, inclusi tutti i capoluoghi di regione e di provincia.

La tassazione complessiva su queste imprese è ulteriormente aumentata, sia pure di poco, rispetto al 2017 e si conferma fra le più alte d’Europa. Incredibile, però, risulta anche la differenza tra città e città a parità d’impresa. La differenza fra la città più virtuosa dal punto di vista fiscale, prima in classifica con un Total tax rate del 53,8%, e l’ultima della lista, con il 73,4%, è quasi di venti punti.

Numeri da vertigine

Un abisso che si conferma anche nella classifica del Tax free day, vale a dire il giorno dell’anno nel quale l’imprenditore smette di lavorare per l’ingombrante socio fiscale e comincia a lavorare per sé e per la sua famiglia. Nel Rapporto la prima città si libera il 14 luglio, l’ultima il 24 settembre. Un divario di quasi due mesi e mezzo.

Qual è dunque la ricetta della CNA? Mettendo insieme l’aumento della franchigia Irap dagli attuali 13mila a 30mila euro, l’adozione dell’Iri e la totale deducibilità dell’Imu sui beni strumentali, il Total Tax Rate calerebbe al 53,5%. Ha ricordato Carpentieri:

Non una soluzione definitiva, ma una salutare boccata d’ossigeno per le pmi

Sintesi per la stampa del rapporto 2018