
Parolo, Presidente CNA Lombardia: “Governo, bene aiutare tutti coloro che si trovano senza paracadute, ma in futuro tutti si mettano in regola e il carico fiscale non gravi solo sul Centro-Nord. Non dimenticarti della locomotiva d’Italia”
“Non ci va proprio giù che il territorio di Brescia sia stato escluso dal novero di quelli più critici per cui non vale il tetto dei 2 milioni di euro di fatturato per la sospensione dei versamenti fino al 31 maggio; non ci va giù che un autonomo in difficoltà percepisca un bonus di 600 euro con un meccanismo discutibile e rischioso a fronte di un costante supporto di oltre 700 euro mediante il reddito di cittadinanza a chi forse non ha più stimoli a cercare o a creare lavoro; e la notizia di queste ore, del rafforzamento del Fondo di solidarietà dei Comuni, utile anche a tutelare l’ordine democratico e a scongiurare ulteriori infiltrazioni malavitose, la troviamo positiva se pensiamo alle sue finalità ma poi questo Fondo dovrebbe secondo noi essere gestito con rigore assoluto perché non è giusto che chi non paga le tasse quando l’economia, pur debolmente, cresce, nei momenti di difficoltà fruisca dei servizi e delle risorse di tutti. A chi si trova nella disperazione, non si neghino cure, alimenti, beni di prima necessità, specie a bambini ed anziani, ma stiamo attenti a distribuire denari a chi non ha pagato le tasse.” Queste le parole del Presidente di CNA Lombardia, Daniele Parolo, alla luce delle ultime decisioni del Governo.
CNA Lombardia ritiene infatti giunto il tempo in cui le istituzioni di questo Paese si ricordino che la spina dorsale, sociale, economica e fiscale, è costituita dal ceto medio, dai suoi lavoratori dipendenti, dai suoi piccoli imprenditori, primi su tutti gli artigiani, che subiscono una pressione tributaria media del 60%, con un tax free day ogni anno risulta pericolosamente spostato verso il mese di settembre.
La tutela dell’unità del Paese e delle sue istituzioni e la stessa credibilità del suo progetto di ricostruzione materiale ed economica non potrà prescindere da una attenta rivalutazione di alcune regole di fondo in materia economica e fiscale. Occorre tutelare il modello di una diffusa e robusta piccola impresa di territorio, che sta rivelando proprio in queste ore difficili di saper giocare alcune carte vincenti: flessibilità, rapidità nella riconversione produttiva, fedeltà e attaccamento patrimoniale dei piccoli imprenditori all’impresa, forte senso di comunità e di solidarietà con i lavoratori, gestione bilaterale e mutualistica di alcuni grandi strumenti di soccorso e assistenza. Questo modello non va più ostacolato, perché nel momento in cui la globalizzazione entra in cortocircuito, è questa spina dorsale che ci tiene in piedi.
Milano, 30 marzo 2020
Il Presidente di CNA Lombardia
Daniele Parolo